Distacco margotta ulivo

Credo sia ormai giunta l'ora di staccare la margotta, molte infatti sono le radici spuntate. Vi ricordate? tempo fa pubblicai delle foto di un ulivo con un antiestetico innesto, lì staccherò la margotta. Mi piacerebbe sapere da voi, trattandosi ancora di un cespuglio, che interventi di potatura potrei fare al momento del rinvaso, per questo ho scelto un vaso un po' alto, sicuramente più indicato per lo stile a cascata, però non penso ci starà male, inoltre la profondità del vaso permetterà alla pianta di crescere ancora (l'ho tenuta due anni n ciotola).

Rispondo per la mia esperienza...qui ci sono altri che possono darti maggiori dettagli.....

Se la margotta e' piena di radici e puoi ancora aspettare qualche giorno....attendi pure..con le temperature piu' fresche la pianta soffrira' meno il distacco che farai...

Per quanto riguarda il potarla, io qualcosa tiro sempre via quando la metto in vaso senza che succeda nulla...ma non avrei fretta...quello puoi sempre farlo piu' avanti..quando la pianta dimostrera' di non avere avuto problemi....

anch'io aspetterei un pochino, almeno fino a quando le temperature siano più dolci

Da ieri le temperature sono scese di circa dieci gradi, credo che domani potrà già rinvasare. Magari prima vi posto delle foto delle radici.

corradoso ha scritto:Da ieri le temperature sono scese di circa dieci gradi, credo che domani potrà già rinvasare. Magari prima vi posto delle foto delle radici.

Va bene Corrado...attendiamo...

Le foto non sono il massimo, ma le radici si dovrebbero vedere comunque.

si vedono benissimo. fai attenzione quando rinvasi, sono delicatissime

kordonbleu ha scritto:si vedono benissimo. fai attenzione quando rinvasi, sono delicatissime

Ok, tenterò di rimuovere lo sfagno con cura, per vedere meglio dove eseguire il taglio.
Sul vaso ho cambiato idea, se infatti si tiene conto che dopo il distacco della margotta, la pianta sarà più piccola, quel vaso risulterà del tutto inappropriato. Che ne pensi invece di questi?

io aspetterei a dargli una collocazione definitiva, adesso lo dovresti solo mettere in condizioni di rinforzare il suo neo apparato radicale, così rischi che le rompi, perciò rimettilo in un ciotola abbastanza capiente

kordonbleu ha scritto:io aspetterei a dargli una collocazione definitiva, adesso lo dovresti solo mettere in condizioni di rinforzare il suo neo apparato radicale, così rischi che le rompi, perciò rimettilo in un ciotola abbastanza capiente

kordonbleu ha scritto:io aspetterei a dargli una collocazione definitiva, adesso lo dovresti solo mettere in condizioni di rinforzare il suo neo apparato radicale, così rischi che le rompi, perciò rimettilo in un ciotola abbastanza capiente

Ho seguito il tuo consiglio. Inoltre ho deciso di lasciare quello che è rimasto della pianta nel suo vaso, con il desiderio di farne uno shonin, in merito a ciò inoltre, vorrei chiedere se è necessario utilizzare una busta nera e se bisogna coprire la ferita con del mastice. Così ho fatto, ma riflettendo riguardo una futura germogliazione, ho pensato che potrebbe essere ostacolata dal mastice stesso.

considerata la stagione avanzata, io lo lascerei scoperto e lo metterei a mezz'ombra, magari ogni tanto uno stimolante

kordonbleu ha scritto:considerata la stagione avanzata, io lo lascerei scoperto e lo metterei a mezz'ombra, magari ogni tanto uno stimolante

Il problema è che il mastice non viene via, quanto alla margotta non capisco perché, ma la base del tronco è di un altro colore, come se fosse perennemente bagnata.

Tienilo sotto controllo...il colletto della base delle piante spesse volte con l'umidita' appare umido nelle piante.....tu intanto annaffia regolarlente e poi piu' avanti si vedra' se va bene oppure no....

È molto strano, perché dal distacco non è stato necessario innaffiarla ancora. Per il mastice invece?

corradoso ha scritto:È molto strano, perché dal distacco non è stato necessario innaffiarla ancora. Per il mastice invece?

Non e' una notizia positiva..le radici allora non lavorano.....

Per il mastice quello che usi e' liquido e penso copra tutto..rimuovilo e poi imbusta....anche se hai lasciato talmente poco che non so cosa ci possa venire....

Dato che l'apparato radicale non funziona ancora come dovrebbe ed è normale, io poterei per alleggerire il lavoro delle radici....
Ciao e buon lavoro

gimmino ha scritto:Dato che l'apparato radicale non funziona ancora come dovrebbe ed è normale, io poterei per alleggerire il lavoro delle radici....
Ciao e buon lavoro

si, una leggera sfoltita sarebbe d'aiuto

Ciao, venti giorni fa ho rinvasato il mio olivo (purtroppo non ricordo più il nome del post originario, quindi sono costretto ad aprirne un altro), già prima qualche foglia aveva la punta marrone, altre deperivano (segno evidente di sofferenza radicale). La pianta è il risultato di una margotta non riuscita benissimo, poiché una piccola porzione dell'olivo non ha sviluppato un apparato radicale, inoltre adesso durante il rinvaso ho notato alla base del tronco una specie di "cavolfiore", che ho rimosso solo in parte nel dubbio si trattasse di radici, ma con molta probabilità è un fungo. Purtroppo con superficialità non ho scattato foto. Adesso ho urgente bisogno di aiuto, necessito di sapere se l'Agrobacterium temefaciens può essere trattato con un prodotto a base di difenocanazolo,della famigilia dei triazoli http://www.teknoagri.it/product.php~idx~~~157~~COMPO+SCORE+25+EC+FUNGICIDA+POLIVALENTE+ML_50~.html (un fungicida polivalente nel cui foglio illustrativo non viene menzionato alcun trattamento contro questo fungo). Possiedo anche un rameico, ma, ovviamente, con quello non posso innaffiare il terreno. Grazie.

Sembra la rogna dell'olivo... se così fosse dovresti spennellare con un rameico.

Sentiamo cosa ne pensa il Rè...

Quello che vedi nelle foto precedenti è localizzato in prossimità dell'innesto che ho margottato, adesso invece ti mostro a cosa somigliava "il cavolfiore" accanto alle radici.
http://www.google.it/search?hl=it&gs_rn=8&gs_ri=psy-ab&pq=tumefaciens&cp=10&gs_id=14&xhr=t&q=agrobacterium+tumefaciens&bav=on.2,or.r_qf.&biw=1344&bih=758&wrapid=tljp1365155257989018&um=1&ie=UTF-8&tbm=isch&source=og&sa=N&tab=wi&ei=uZ1eUennF4nZ4ATtyYCoBw#imgrc=wCVB1TI-rKQeaM%3A%3BxkN-D-DoVG4NyM%3Bhttp%253A%252F%252Fmicrobewiki.kenyon.edu%252Fimages%252F2%252F27%252FGall.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fmicrobewiki.kenyon.edu%252Findex.php%252FAgrobacterium%3B397%3B468

Continua a sembrarmi rogna dell'olivo...

Ho trovato il post di questa pianta ed ho unito...

Oh , ti ringrazio, così abbiamo una visione più completa del problema.
Se devo spennellare l'area colpita (rame assoluto senza diluirlo?), come faccio con la parte interrata? Se sposto il terriccio, mi muore di sicuro!

E se spennellassi la parte scoperta e ritentassi la margotta un filo più su?!?

Simone ha scritto:E se spennellassi la parte scoperta e ritentassi la margotta un filo più su?!?

Mi sembra un'ottima idea, ma tralasciando per un attimo il benessere della pianta, e considerando la questione estetica, non risulterebbe troppo bassa rispetto alla vegetazione? E sempre per pura speculazione, quella protuberanza esterna le aveva procurato una moggiore conicità. In tanto ho spennellato la parte che vedi in foto. Buona domenica.