Sabina Veneto

Pianta acquistata qualche annetto fa e a detta del vecchio proprietario è delle alpi venete.
All'acquisto la pianta era in ciotola ma in orizzontale quindi si è proveduto a metterla in piedi con l'aiuto di un'altra ciotola


dopo lo step di sistemazione masse vegetative


Particolare del secco che è stato piegato con il fuoco verso il basso


a fine anno la vegetazione è aumentata ma con essa la fama del sabina a virare prima ad ago è stat confermata


qua si vede come sia prima virata ad ago per poi tornare a squama segno che la pianta non ha gradito i movimenti fatti ai rami.


Passa una'ltro anno e si arriva a settembre 2009 e la pianta lasciata libera di vegetare gli vengono tolti tutti i fili molti degli quali avevano iniziato ad incidere seriamente


Si procede a sistemare le masse vegetative di nuovo tagliando i 1° ramo a sx che era lungo e la vegetazione pesante e molla rispetto ad altre varietà di ginepro lo portano ancora + giù


tempo di trovare le altre foto e ridimensionare ....

Fin qua ottimi step , attendiamo che ridimensioni le altre foto

Non ho mai avuto l'occasione di coltivare un "sabina", pero' mi e' piaciuto il tuo modo di coltivarlo....in tempi abbastanza brevi ha preso vigore e si e' infoltito moltissimo...e questo va a tuo merito....

Trovavo molto bella l'impostazione della seconda foto...la pianta acquistava eleganza e sinuosita'....ma naturalmente il lavoro non e' terminato...aspetto altre foto......

quoto tutti, cmq già così mi piace molto

carina come pianta ,un bel colore segno che la coltivazione procede bene ,peccato invece che con la sola filatura viri ad ago, quando ci farai interventi più duri...che fa?,una domanda, visto che e così permalosa come pensi di comportanti con la pinzatura/potatura di tale essenza

giacomo58 ha scritto:carina come pianta ,un bel colore segno che la coltivazione procede bene ,peccato invece che con la sola filatura viri ad ago, quando ci farai interventi più duri...che fa?,una domanda, visto che e così permalosa come pensi di comportanti con la pinzatura/potatura di tale essenza

Prima di continuare le foto preferisco rispondere a Giacomo visto che anch'io mi sono posto il problema.
Questa varietà rispetto al fratello rastrera è molto + delicato e anche in natura (sono andato a vederlo mentre ho fatto i 4 passi in bicicletta)spesso vira ad ago sopratutto i rami meno esposti al soli o tagliati dai trattori quando tagliano il fieno (ricordo che questa pianta è un cespuglio infestante).
Perciò alla giareda del 2009 e 2010 ho notato gli istruttori del team di Segneri lavorare più volte queste questa essenza con uno stato di saluta inviadiabile sia della squama che del colore.A questo punto ho "scassato" i maroni con domanda a Santini e sopratutto a Raspanti.
Li ho scoperto l'importanza degli acidi umici dati con costanza ogni settimana alla dose di 1.5ml/LT e il non dare un eccesso di concimi pelettati sopratutto ricchi d'azoto . Inoltre Raspanti se notate le sue piante oltre ad avere piante dal fogliame ridotto sono molto turgide ,dure e anche il sabina aveva il fogliame non pendulo e molle come il mio ma con squama ridotta,dura e i rami non erono flosci.
A detta sua questo fattore e dato dalla concimazione fatta su quasi tutte le piante con un concime fogliare PK 20-30 (lui usa il TrafosK mentre io ho trovato in consorzio uno similare alla stessa titolazione)senza azoto.
Questa training applicato su piante mature unito ad al Gk o alle alghe tipo il nostro Kombu40 (ogni 15gg) sui sabina ridà il colore verde pisello al fogliame.
A distanza di un'anno di sperimentazione ho notato che sopratutto le conifere ne godono molto di questi iter (sopratutto i pini neri che hanno un ago + corto di quelli tagliati l'anno prima con altra concimazione). Anche il sabina è cresciuto meglio anche se devo togliere tutto il terriccio vecchio lasciato nell'ultimo rinvaso lavando le radici utilizzando le Endo micorizze + uno stimolante radicale (io utilizzo il radifarm sotto consiglio di Bragazzi) per ristabilire un veloce equilibrio dopo il rinvaso.

Continuamo con le foto:
in questo stadio visto che la vegetazione era ad squama si è pensato assieme a Frisoni di sistemare la parte alta abbassando un pò e riporre i primari in posizione migliore in vista del rinvaso l'anno successivo.






Durante il fine inverno(il fogliame è color scuro) visto che il 1° tratto del tronco è diritto e vuoto si è deciso di tanukare la situazione con un secco di ginepro comunis.

mhh hai incollato un pezzo di ginepro comune?non ne avevo mai sentito parlare..

certo da poco ho appreso da una rivista bonsai che un signore spagnolo credo abbia spostato un ramo vivo da un posto ad un'altro senza dover per forza ricostruirlo da zero.

ma questa del tanuki non la sapevo..sicuramente è piu facile da fare rispetto a spostare un ramo vivo da un posto ad un altro..e come tempistiche piu fast..

ottima idea quel secco ci sta che è una meraviglia

si arriva al rinvaso e come detto visto la delicata essenza si cerca di creare meno danni possibili mantenendo parte del vecchio terriccio sotto iltronco (come detto prima altri lavano e curano per attenuare lo stress avendo in futuro "forse"una pianta + sana e con meno rischi).

superato il rinvaso

Particolare della vgetazione che in un primo momento ha virato ad ago per poi tornare a sqauma


Per altri 2 anni la pianta viene lasciata stare togliendo tutte le branchie che non hanno gemmato magari nascote da altre (quindi poca luce) e quelle deboli.
La settimana scorsa ho deciso di filare tutto la pianta senza potare e tagliare e sopratutto senza fare pieghe o altro cercando di dare luce a tutti i rami (anche se lunghi) senza riporre filo sui primari se non qualche tirantino.
Attualmente la pianta stava vegetando con un 10-15% dei germogli che aprivano ad ago mentre gli altri erono ciotti a squama.Quest'anno durante la primavera alla pianta ho dato il prodigy che spinge ma era doveroso per caricare un pò la pianta visto la filatura e quindi ci stanno quelle virate ad ago.
Ora stiamo a vedere come si comporta e come reagisce alla filatura

matteo ha scritto:mhh hai incollato un pezzo di ginepro comune?non ne avevo mai sentito parlare..

non è solo incollato.
La colla vinavil da esterni viene messa sulla parte di unione come sigillante (tipo silicone per le finestre) ma a tenere salda il pezzo di legno al tronco sono 3-4 chiodini da muro senza testa.
Parte del pezzo del legno (3-5mm) sono inseriti nel secco del tronco della pianta ricavato con una piccola fresa a sagoma del comunis

Maurizio ha scritto:

giacomo58 ha scritto:carina come pianta ,un bel colore segno che la coltivazione procede bene ,peccato invece che con la sola filatura viri ad ago, quando ci farai interventi più duri...che fa?,una domanda, visto che e così permalosa come pensi di comportanti con la pinzatura/potatura di tale essenza

Prima di continuare le foto preferisco rispondere a Giacomo visto che anch'io mi sono posto il problema.
Questa varietà rispetto al fratello rastrera è molto + delicato e anche in natura (sono andato a vederlo mentre ho fatto i 4 passi in bicicletta)spesso vira ad ago sopratutto i rami meno esposti al soli o tagliati dai trattori quando tagliano il fieno (ricordo che questa pianta è un cespuglio infestante).
Perciò alla giareda del 2009 e 2010 ho notato gli istruttori del team di Segneri lavorare più volte queste questa essenza con uno stato di saluta inviadiabile sia della squama che del colore.A questo punto ho "scassato" i maroni con domanda a Santini e sopratutto a Raspanti.
Li ho scoperto l'importanza degli acidi umici dati con costanza ogni settimana alla dose di 1.5ml/LT e il non dare un eccesso di concimi pelettati sopratutto ricchi d'azoto . Inoltre Raspanti se notate le sue piante oltre ad avere piante dal fogliame ridotto sono molto turgide ,dure e anche il sabina aveva il fogliame non pendulo e molle come il mio ma con squama ridotta,dura e i rami non erono flosci.
A detta sua questo fattore e dato dalla concimazione fatta su quasi tutte le piante con un concime fogliare PK 20-30 (lui usa il TrafosK mentre io ho trovato in consorzio uno similare alla stessa titolazione)senza azoto.
Questa training applicato su piante mature unito ad al Gk o alle alghe tipo il nostro Kombu40 (ogni 15gg) sui sabina ridà il colore verde pisello al fogliame.
A distanza di un'anno di sperimentazione ho notato che sopratutto le conifere ne godono molto di questi iter (sopratutto i pini neri che hanno un ago + corto di quelli tagliati l'anno prima con altra concimazione). Anche il sabina è cresciuto meglio anche se devo togliere tutto il terriccio vecchio lasciato nell'ultimo rinvaso lavando le radici utilizzando le Endo micorizze + uno stimolante radicale (io utilizzo il radifarm sotto consiglio di Bragazzi) per ristabilire un veloce equilibrio dopo il rinvaso.

grazie per le delucidazioni Maurizio ,alcuni particolari mi erano noti ,ma una tua conferma non mi da adito ad altri dubbi,da quello che so bene o male quello da te scritto vale anche per i nostrani ...fenici ,che altro dire ,risposte esatte e pertinenti come la tua, per come la vedo io aiutano molto nel fare bonsai ....un ringraziamento ovviamente anche alle altre persone da te citate.

Gran bella lavorazione, grazie per averci mostato questa pianta e per le ottime spiegazioni

a distanza di un mese aggiorniamo la situazione:
sarà quest'anno strano con le temperature miti e le continue pioggie tipiche delle montagna,sarà la pianta che sta nello stesso vaso da qualche anno con un buon apparato radicale in forza ma la pianta non ha risentito della filatura.
La vegetazione attualmente presenta solo qualche apice del 1° ramo con qualche ago(3-4%) il resto è rimasto ad squama e addirittura ha creato le freccie cosa mai vista prima sulla pianta.
A dire il vero anche il sargenti ha prodotto delle freccie dopo 6-7 anni di coltivazione: forse anche il prodigy ha il suo merito.

Credo che la buona coltivazione ed un po' quello che tu hai ricordato...(temperature miti, ecc.ecc.) abbiano fatto si che la pianta abbia prodotto quasi tutta squama....che dire..un ottimo risultato e speriamo che continui cosi'....

bel post grazie ciao

foto del 26 luglio la pianta continua a vegetare e continuo a bloccare le freccie tramite potatura a mano

Bene bene .
Anche il mio rastrera dopo la lavorazione sta vegetando ovunque e indietro
, il Sabina ama il pieno sole e se si vuole piante vigorose e sane l'ombra non fa il cado suo .
Anche dopo una lavorazione , il sole è la cosa migliore .

Imparare a coltivare al meglio ogni essenza , bisogna capire il suo abitat ...

Ricordo ancora quando un raccoglitore mi disse che In montagna dove vivono i sabina , sembrava strano ma dove ci sono le chiazze di Sabina , cinque metri più in la il deserto .
Questo fattore era dato dal sole , dove per motivi di una pianta più grande o dell'ombra della montagna , faceva si che non si sviluppassero piante di Sabina .
Da qui capi che anche dopo la raccolta il sole era la chiave del successo .

Mi ero perso il sabina veneto... bella pianta e percorso interessante!

Ottima coltivazione Maurizio e notevoli progressi per questa bella essenza.....

Bella interpretazione Maurizio.........

davide ha scritto:Bene bene .
Anche il mio rastrera dopo la lavorazione sta vegetando ovunque e indietro
, il Sabina ama il pieno sole e se si vuole piante vigorose e sane l'ombra non fa il cado suo .
Anche dopo una lavorazione , il sole è la cosa migliore .

Imparare a coltivare al meglio ogni essenza , bisogna capire il suo abitat ...

Ricordo ancora quando un raccoglitore mi disse che In montagna dove vivono i sabina , sembrava strano ma dove ci sono le chiazze di Sabina , cinque metri più in la il deserto .
Questo fattore era dato dal sole , dove per motivi di una pianta più grande o dell'ombra della montagna , faceva si che non si sviluppassero piante di Sabina .
Da qui capi che anche dopo la raccolta il sole era la chiave del successo .

Quì Davide ci sarebbe tanto da scrivere ,diciamo che c'è sole e sole ossia la fa da padrona la temperatura del posto, se espongo un oxycedro dopo una raccolta fatta ad aprile al sole di giugno ....mi schiatta di sicuro ,diciamo che la pianta si deve fare i primi 6 mesi all'ombra,dopo si in pieno sole (siamo nel frattempo in autunno)
Bella pianta Maurizio ,ottima coltivazione

altre foto di oggi

no comment

Spinge che e' una bellezza.....davvero forte questa pianta!!!!

complimenti davvero!!

un piccolo appunto ( gusto personale) : quel pezzettino di secco ( aggiunto) sembra non legare bene con il resto davvero elegante della pianta.

ancora complimenti!!
aspettiamo foto con il vaso definitivo, che sarà davvero un completamento dell'insieme!!